Una giornata di gioia per la famiglia salesiana.
Nella ricorrenza dell’Immacolata concezione, in cui quest’anno si ricorda anche il 180° compleanno dell’oratorio (1841-2021), il centro cooperatori bellunese ha accolto due nuove cooperatrici e un nuovo cooperatore che hanno proclamato la loro promessa davanti alla comunità festante.
La celebrazione è stata presieduta da don Stefano Mazzer – delegato provincia INE – che, insieme al parroco e delegato locale don Claudio Zamperin e alle coordinatrici del centro locale Daniela Dametto e della provincia INE Laura Manea, ha ricordato il cammino che ha portato Francesca, Mariuccia e Daniele ad avvicinarsi a don Bosco e a sposare il suo Progetto di Vita: diverse le strade e comune la vocazione salesiana.
“Credevo che l’incontro con don Bosco sarebbe stata una parentesi nella mia vita: non avevo considerato che mi avrebbe presa sotto la sua protezione e mi avrebbe accompagnata, attraverso varie tappe, verso una vita nuova: sulla strada di Gesù.”
Francesca
Ho conosciuto don Bosco fin da piccola, e ora, adulta, guardandomi indietro, ho riletto questa conoscenza alla luce della fede: mi sono resa conto di aver sempre avuto a cuore l’educazione, in particolare dei miei alunni e delle persone emarginate, ma più in generale di tutte le persone che ho incontrato nella mia vita.”
Mariuccia
“Sono figlio di don Bosco: lo ho conosciuto sin dall’infanzia, e ho sperimentato da sempre cosa significa sentirsi amati da una famiglia più grande di quella anagrafica, la Famiglia Salesiana. Sono davvero riconoscente per questo, e sento forte la responsabilità di rimettere in circolo questo Amore con la A maiuscola.”
Daniele
Al termine delle promesse un applauso caloroso ha suggellato il loro ingresso nell’associazione. Il centro di Belluno desidera dare un affettuoso benvenuto, consapevole della ricchezza che ognuno rappresenta per l’associazione, la comunità di Belluno e tutta la famiglia salesiana. Anche la città si è vestita con un soffice manto bianco per celebrare la giornata, nessuno poteva immaginare un’accoglienza così candida.